La sicurezza alimentare è stata identificata quale priorità dall’Unione Europea già nel Libro Bianco della Commissione del 2000.
L'esigenza di garantire sicurezza e salubrità dei prodotti è sempre più sentita dal settore agroalimentare impegnato a certificare la qualità dei prodotti, a livello nazionale, comunitario ed extra-Ue.
Il ruolo delle tecnologie ICT è determinante, non solo per l’archiviazione di dati microbiologici, fisici, chimici e biologici e per la loro successiva analisi, ma anche per organizzare le informazioni desunte in termini di sicurezza degli alimenti, ponendole in correlazione con regimi alimentari e problematiche di salute.
L'esperienza CBIM
Nel 2002, abbiamo avviato una collaborazione con la Rete degli Istituti Zooprofilattici Italiani afferenti al Dipartimento di Sanità pubblica e veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali della tutela della Salute del Ministero della Salute, per realizzare un portale relativo a oltre 50.000 prodotti tipici alimentari di oltre 6.000 aziende, al fine di ottenere informazioni sul livello di sicurezza dei prodotti e far conoscere la ricchezza dei prodotti tipici regionali.
Nel 2012, abbiamo lanciato una piattaforma integrata che:
- supporta la ricerca e lo sviluppo di metodologie orientate alla tracciabilità e alla sicurezza alimentare
- rappresentare uno strumento di comunicazione rivolto a consumatori e stakeholder.
L’Università Magna Graecia di Catanzaro ha ricevuto un finanziamento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per la realizzazione del Centro di Ricerca Inter- Regionale per la Sicurezza Alimentare e la Salute (InterRegional Research Center for Food Safety and Health IRC_FSH).
Il Centro mette a frutto l'esperienza accademica di ricerca nel settore della Tossicologia alimentare e si avvale di un network di Enti di ricerca che utilizzano approcci multidisciplinari per studiare l’interazione tra alimenti e salute.